Le Nostre Testimonianze

Testimonianza Filippo S.

Mi chiamo Filippo S., ho 42 anni e da quasi due mi sto curando per un linfoma non Hodgkin, a Milano. Dal 19 ottobre 2013, giorno della deflagrazione della mia malattia, che mi ha portato a rischiare la vita e poi a risollevarmi per combatterla, come sto facendo tutt’ora, ne è passata di acqua sotto i ponti, e con mia grande sorpresa questa esperienza mi ha cambiato, rafforzato, migliorato nel carattere e nelle relazioni, portato a ritrovare le mie qualità e scoprirne di nuove, dopo un periodo buio anche dal punto di vista familiare e sociale, precedente la malattia. Quella notte di 19 mesi fa, ci fu il primo segno che qualcosa cambiava nella mia vita: venne a soccorrermi un’ambulanza convenzionata con l’ospedale milanese Fatebenefratelli, che attraversò l’intera Milano per portarmi lì anzichè depositarmi al più vicino San Carlo. Non fu un evento da poco, perchè in quell’ospedale, in quel piccolo reparto di Oncologia, prima in Casa Galli e poi in Degenza, ho trovato non solo cure pronte ed efficaci, ma anche persone meravigliose che a volte definisco amici, a volte angeli, ed ormai sono diventati membri della mia allargatissima famiglia. Durante questo periodo, fra riabilitazione e terapie diverse, ho frequentato anche altri due ospedali, Pio Albergo Trivulzio e San Raffaele, trovando anche lì frammenti d’apprezzabile umanità ma galleggianti in oceani di problematiche. Perciò voglio dedicare questa mia testimonianza sulla rivista Humanitas ai miei angeli custodi del focolare Fatebenefratelli, che continuano a seguirmi come un figlio più che come un paziente, dalla dott.ssa Pedretti appena andata in pensione alla d.ssa Mantica e tutti gli altri medici dello staff, dagli assistenti sociali ai volontari, dalla caposala Caterina agli infermieri e gli OSS, sempre pronti a salvarmi, accudirmi, ascoltarmi, curarmi, coccolarmi, fino al vertice, il primario d.ssa Gabriella Farina, vera artefice del reparto gioiello che gestisce. Grazie a tutti, la loro esistenza ed il loro comportamento dona un senso e valorizza non solo l’ospedale in cui lavorano, ma l’intera, controversa, sanità Italiana.

  • Nome:
    Filippo
  • Cognome:
    S.
  • Età:
    adulta
  • Nazionalità:
    Italiana

Altre Testimonianze